Tra Natale e Capodanno in viaggio 19 milioni di italiani
L’Italia con montagna, città d’arte e mare mantiene il primato di destinazione preferita per gli oltre 19 milioni di italiani (+9,9%) che hanno deciso di mettersi in viaggio per le festività natalizie – esattamente 13 milioni 253 mila per Natale e 5 milioni 878 mila per Capodanno – con un giro di affari globale previsto di 15 miliardi. Emerge dall’indagine di Federalberghi. La scelta di recarsi all’estero riguarda un numero ridotto di viaggiatori (il 5% a Natale e l’8.3% a fine anno) che prediligono comunque le grandi capitali europee. Aumenta la percentuale di coloro che intendono prolungare la vacanza fino a Capodanno (17.5%). A Natale il 95% degli italiani resterà in Italia contro un 5% che sceglierà l’estero. Tra chi rimarrà nel Belpaese, il 55,2% non uscirà dalla propria regione. La classifica delle destinazioni italiane preferite vede in testa la montagna (30,2%), seguita dalle città diverse da quella di residenza (23,4%), dalle località d’arte (19,9%) e dalle località balneari (17,4%). Per la scelta dell’alloggio, resta in pole position la casa di parenti/amici (44,6%), mentre il 22,1% opterà per il comfort della struttura alberghiera. A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 7,3 notti fuori casa. Nel periodo del soggiorno dedicato alla vacanza natalizia, si effettuerà una spesa media pro capite di 871 euro (816 euro per chi rimarrà in Italia e 2.397 euro per chi andrà all’estero). La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata al viaggio (32,1%) e ai pasti (26,3%). Le spese di alloggio assorbiranno il 13,3% del budget e lo shopping il 14,9% del budget. Sempre a Natale il giro di affari previsto sarà di 11 miliardi e 543 milioni di euro, con un incremento del 14% rispetto al Natale 2022. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, il 42,5% dei vacanzieri ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione. La motivazione principale per la vacanza natalizia sarà la possibilità di raggiungere la propria famiglia (58,8%); il riposo ed il relax (55%); il divertimento (24%) e l’abitudine (20,8%). In occasione di questo Natale si è riscontrato un comportamento molto determinato sulle prenotazioni che sono state effettuate con largo anticipo: solo il 12,1% ha prenotato meno di un mese prima della partenza. Anche per Capodanno la maggioranza (91,7%) sceglierà di restare nel Belpaese, scegliendo principalmente la montagna (34,1%), città diverse dalla propria residenza (25,4%) o località d’arte (20,1%). Il rimanente 8,3% opterà invece per l’estero, preferendo le grandi capitali europee (83,3%) e i parchi divertimenti europei (8,3%). L’alloggio preferito resta la casa di parenti/amici (per il 33,7% dei casi), mentre il 21,9% andrà in albergo. Si passeranno in media 4,3 notti fuori casa. Oltre un quinto dei vacanzieri (20,9%) allungherà la durata della vacanza grazie allo smartworking. La spesa media pro capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 587 euro (555 euro per chi resterà in Italia e 980 euro per chi andrà all’estero). Per questo Capodanno il budget, in linea con lo scorso anno, si orienterà soprattutto sui pasti (27,1%), sul pernottamento (25%) e sul viaggio (23,4%). Allo shopping sarà riservato il 10,9%. Per la vacanza di Capodanno si prevede un giro di affari pari di oltre 3 miliardi di euro (3 miliardi e 450 milioni), contro i 2 miliardi e 980 milioni dello scorso anno. Anche in questo caso, il risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo: il 52,1% dei vacanzieri ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza a causa dell’inflazione. Relax (49,7%) e divertimento (48,6%) saranno per gli italiani i principali motivi della vacanza in occasione del Primo dell’anno. Se a Natale la vacanza non si discute (solo l’8,1% dei vacanzieri potrebbe rivedere i suoi piani in funzione delle previsioni meteo avverse), a Capodanno tale percentuale quasi raddoppia (15,3%).